Al parapetto dei giorni
c’è questa sola vita sporta,
vi si annidano i mesi come colombi
i momenti ramponano
con piccole radici.
Affacciata sul mare la vita,
un vapore di barca
giù dall’onde frante
fra il golfo e la città.
Vedo Io strappo di luna
su cento navi d’acciaio.
Dall’ultima una polena sorge
ed era quella la mia anima.
Col seno nodoso e di flutti
scaglie verdi come pentimenti.
Senza scritte, in uccelli d’acqua
dovrà cantare.
Anima, dovrai inghiottire
l’onda che sale.
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